Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri

(Pitagora)

Non è solo una citazione quella che introduce il libro “Il cammino delle streghe”, anzi per noi è stato più un invito. Si tratta di una antologia edita dalla casa editrice All Around ed alle spalle ha un progetto che affonda le proprie radici nella scrittura creativa ed in modo particolare quella divenuta protagonista dei corsi di Rossana Carturan. E visto che si parla di streghe ci sembra giusto parlare anche del secondo passaggio che ha portato alla realizzazione del libro e cioè il Collettivo Creativo Latina, un calderone di idee e talenti, in questo caso 20.

Venti penne dicevamo che si sono messe in cammino, in alcuni casi nel vero senso della parola, nelle regioni d’Italia scavando negli archivi e nella narrazione popolare per incontrare le streghe e le loro storie spesso purtroppo legate a terribili processi e sentenze di morte. Parlare del fenomeno della stregoneria in Italia è molto complesso e cambia in base ai territori. L’antropologia storica ha compiuto negli anni passi avanti importanti per scardinare quei preconcetti che hanno relegato la stregoneria e l’incredibile patrimonio storico e culturale ad essa collegato meramente al folklore ed alle credenze popolari. Spesso tuttavia è stata proprio la tradizione orale ad indirizzare gli studiosi che hanno ricostruito biografie importanti di donne processate semplicemente perchè in alcune tipologie di società ricoprivano un ruolo apicale spesso dettato dalla capacità non soltanto di curare mediante l’uso delle erbe ad esempio, ma anche di essere in contatto con quel lato spirituale legato ad una capacità di sentire ancestrale. Guide spirituali e quindi guide politiche di determinate popolazioni, dovevano scomparire.

In questo contesto si inserisce la potenza del racconto. Spesso nel libro la figura della donna strega diventa uno specchio sotto molteplici punti di vista. E’ la donna contemporanea che rivede nella sua vita forme di violenza ed oppressione, è una storia terribile che rivive, oppure attraverso la narrazione abbiamo noi la possibilità di guardare con gli occhi della strega quello che avvenne. In questo cammino possiamo trovare anche i nostri passi, nella vita di oggi in quello che ogni giorno accade attorno a noi partendo da purtroppo ben noti fatti di cronaca. Non manca ovviamente l’aspetto noir in diversi racconti come ad esempio per quello del Molise di Luca Albanese dal titolo “La statua della Strega”. E poi ancora il racconto dell’Abruzzo basato sulla storia di Ernestina di Giulianova che prende il titolo “Francesca e sua madre Ernestina” di Danila Di Dato ci offre la possibilità di immedesimarci effettivamente in ciò che accadde a queste donne. L’antologia è anche una occasione per chi fosse incuriosito, di cimentarsi nella ricerca per conoscere la storia di molte persone processate per stregoneria partendo dalla propria regione. E’ un lavoro importante quello del Collettivo Creativo Latina che valorizza autori emergenti, un calderone dicevamo da cui escono storie e personaggi perchè la scrittura oggi è difficile e comporta molti sacrifici, ma è sempre magica. Libro consigliatissimo e acquistabile anche on line.