Cari lettori, la pagina odierna dei Diari di Palude è dedicata a un libro che considero una delle esperienze di lettura più intense fatte fino ad ora. Veramente sono pagine che non si leggono ma si vivono, del resto si tratta di un romanzo scritto da un poeta. Sto parlando di “Brevemente risplendiamo sulla terra” di Ocean Vuong edito in Italia da La Nave di Teseo. Approdo al libro grazie al commento di una amica scrittrice che evidenziando il fatto che stesse per terminare la lettura del romanzo mi ha detto: “Sto centellinando le pagine”. Posso dire di avere provato la stessa identica cosa, rallentando la lettura per conservare le ultime gocce di una storia preziosa. La voce di Little Dog che inizia a scrivere una lunga lettera a sua madre ha risuonato nella mia mente dalla prima all’ultima pagina. Un romanzo di formazione, sicuramente, ma allo stesso tempo una esplorazione struggente e dolorosa di eventi passati legati al retaggio familiare che si inanellano ai ricordi più recenti di Little Dog. Prima bambino e poi ragazzo. Nelle pagine buie di eventi tragici riconducibili alla guerra del Vietnam che si trasformano in spettri nella vita di nonna Lan, nei momenti più difficili legati alla fragilità psichica della mamma di Little Dog destinataria della lettera, nella scoperta della sessualità del ragazzo inscindibile dall’amore viscerale per Trevor, si aprono improvvisamente momenti in cui lo sguardo dal basso si rivolge al cielo per guardare le stelle o seguire il passaggio delle farfalle monarca. E’ la poesia che indaga nel dramma e diventa rivelatrice nel bene e nel male.

Sinossi: La guerra, l’amore per una madre e per la lingua d’adozione, l’emigrazione, la violenza, l’identità, la scoperta del corpo e della perdita, una vita intera a capire cosa significa diventare cittadini di un altro paese: il romanzo d’esordio del poeta Ocean Vuong (T.S. Eliot Prize 2017) è la rivelazione dell’ultima stagione editoriale negli Stati Uniti, considerato dalla critica l’emblema di cosa può essere il romanzo americano. Little Dog, la voce di questo romanzo di esordio tradotto in tutto il mondo, ricostruisce in una lettera alla madre la storia della sua famiglia, segnata dalla guerra del Vietnam e dall’emigrazione negli Stati Uniti. Arrivati in America nel 1990, Little Dog e sua madre Rose si stabiliscono in Connecticut, dove lei si mantiene facendo manicure e pedicure. Ma la donna soffre di un disturbo da stress post-traumatico che si manifesta in violenti scoppi d’ira contro il figlio, alternati a gesti di tenerezza assoluta. Con loro abita la nonna Lan, che ha vissuto il dramma della guerra in prima persona: fuggita da un matrimonio combinato con un uomo molto più anziano, è costretta a vendersi ai soldati americani per mantenersi. Little Dog, crescendo, si fa interprete del dialogo impossibile tra le generazioni della sua famiglia tutta al femminile, unendo due donne che non parlano l’inglese e faticano a integrarsi nella cultura americana. Prendendosi cura degli altri, Little Dog impara a conoscere se stesso, dal difficile rapporto con i suoi coetanei che lo prendono di mira per la sua diversità, fino alla scoperta dell’amore. Accolto dalla critica come un grande romanzo americano, Brevemente risplendiamo sulla terra è una speciale storia di formazione che, attraverso il legame d’amore tra un figlio e una madre, parla di identità, differenza, di come impariamo ad abitare i sentimenti più grandi. Un libro sulla forza di raccontarsi per riscattare il silenzio di non essere ascoltati, che rivela l’intensità e la grazia della scrittura di Ocean Vuong.