Quanto può essere stretto il legame tra serie tv e scrittura? A volte molto più di quello che si possa pensare. La riflessione sulla pagina odierna dei Diari, arriva passando da una serie tv che non ha bisogno di presentazioni: “Bridgerton”. Un successo mondiale giunto alla terza stagione (ma è già stata confermata anche la quarta) che ha appassionato e appassiona davvero moltissime persone; basti pensare che solo con la prima stagione la serie in onda su Netflix ha registrato oltre 80 milioni di visualizzazioni dopo poco meno di un mese di programmazione. Beh, che dire!
Le vicende dei personaggi traggono ispirazione dai romanzi di Julia Quinn ripubblicati da Mondadori nella collana Oscar Bestseller. Quindi si parte dai romanzi, ma non solo. Il fil rouge della serie è un personaggio molto particolare e cioè Lady Whistledown che appare, almeno inizialmente, solo come voce narrante. E cosa racconta? Legge i contenuti delle sue pubblicazioni attese da tutta la nobiltà, parole che si vestono di sferzanti pettegolezzi ma rivelatrici e che pagina dopo pagina diventano motivo di riscatto femminile in una società in cui per una donna erano imperanti accondiscendenza e sottomissione ai rituali dell’alta società. Siamo in Inghilterra nell’Inghilterra, età della Reggenza (periodo approssimativo 1811-1820).
Più si avanti nelle puntate, più gli opuscoli di Lady Whistledown diventano una lettura “condivisa” non soltanto tra i personaggi della serie ma anche con lo spettatore. Si entra direttamente nella dimensione della scrittura che, attraverso un’autrice inizialmente anonima, diventa un altro personaggio. Attraverso la scrittura il pensiero di una donna prevale e concedeteci un piccolo spoiler a noi è piaciuto moltissimo che un mezzo per veicolare i contenuti da pubblicare fossero proprio i vestiti destinati alle donne dell’alta società. Dal meri strumenti per essere scelte a messaggeri. Chi ama scrivere sa quanto le storie possano essere fondamentali soprattutto in alcuni momenti della propria vita, chi ama scrivere conosce la forza che le parole racchiudono anche quando si resta in segreto. Quindi lasciatecelo dire, Lady Whistledown fa proprio venire voglia di prendere carta e penna, in assenza di calamaio. Infine vi lasciamo con una curiosità. Il personaggio di Lady Whistledown potrebbe ispirarsi ad una donna realmente esistita cioè Eliza Haywood. Un’occasione per approfondire la storia di questa autrice…