Giulia ti fa entrare nella sua vita in punta di piedi, quasi seguendo i suoi di passi, leggeri ed incerti indirizzati verso un sentiero a volte tortuoso che porta alla conoscenza della vera Giulia scavando anche dolorosamente nel passato. Come nel presente. Ma poi quei passi diventano più decisi e di conseguenza anche noi, leggendo acquistiamo sicurezza quel poco che basta per capire come ormai il personaggio principale, dopo appena poche pagine, si sia trasformato in una sorta di conoscente, un’amica ed in alcuni casi anche uno specchio.

E’ l’effetto “lettera azzurra”, che leggendo questo romanzo ci ha davvero conquistato. Facciamo un passo indietro, di cosa stiamo parlando? Del libro dell’autrice Giovanna Giunti, “La lettera azzurra” il primo capitolo di una duologia in cui è bene non dare nulla per scontato soprattutto quando si parla di ricerca ed in modo particolare di quella che si fa nel proprio io. Conoscersi può rivelare molte sorprese.

Giulia è una persona tanto brillante quanto fragile, cresciuta con un padre che le ha disegnato un percorso di vita preciso e che lei non ha mai, in nessun modo voluto deludere. Sposa l’amore (ma sarà davvero così?) di una vita, Luigi, una persona con la quale cresce e da ragazza, diventa donna. Ma poi qualcosa cambia. La frattura arriva in una fredda mattina di gennaio ed in quel momento per Giulia inizia un momento di ricerca e cambiamento tra frammenti di vita passata e nuove persone che entrano nella sua vita in un vortice di emozioni, tra dolore, passioni inaspettate ed una insaziabile ricerca di conoscenza, quella di Giulia verso Giulia.

Ma quello che veramente scandisce il tempo interiore in questo romanzo, sono delle lettere, delle misteriose lettere azzurre che finiscono nella posta di Giulia. Non possiamo anticiparvi altro tranne il fatto che quella corrispondenza, diventerà anche la vostra, e l’attesa di una nuova lettera azzurra sarà sempre maggiore pagina dopo pagina. Questo particolare ci ha riportati anche un po’ indietro, avendo noi vissuto soprattutto nel periodo adolescenziale, (rigorosamente senza smartphone) il piacere di avere scritto e ricevuto una lettera. Vada anche per l’email. Insomma in ogni corrispondenza, gioca un fattore fondamentale l’attesa, inserire questo elemento in un contesto così attuale e segnato anche dal periodo Covid, è stata sicuramente una scelta molto riuscita ed inizialmente rischiosa perchè le corrispondenze sono storicamente legate al romanzo, partendo appunto da quello epistolare. Non c’è banalità nelle scelte dell’autrice, l’elemento lettera dinamizza la trama. “La lettera azzurra” è sicuramente una lettura consigliata, trovate il libro on line e anche in formato Kindle. Il secondo capitolo che prende il nome di “Un urto improvviso” sarà sicuramente una prossima lettura.