Oggi che è il mio compleanno vorrei, su questa pagina dei Diari, parlare d’amore. O meglio vorrei parlare di come i libri possano essere in maniera inaspettata risposte in momenti particolari della propria vita. Almeno in parte. Il romanzo di oggi è “Il quaderno dell’amore perduto” di Valérie Perrin che ha incontrato la mia strada come molti altri volumi, piovendo dallo scaffale di una libreria. Incastrato tra un giallo e un finalista allo Strega si è fatto strada nella mia curiosità prendendosi cuore e mente per due giorni. Che la penna di Valérie Perrin sia incantevole non è una novità; c’è poco da dire, è davvero brava. Tuttavia la sensazione che ho avuto iniziando il romanzo è stata la stessa di chi sta per tuffarsi nel più azzurro mare estivo ma da un punto molto alto. Ci sono l’ebrezza del salto, la paura del vuoto, la sensazione unica di toccare l’acqua, l’incontro con il mare che inizia con uno scroscio e finisce in un abbraccio silenzioso. Poi di nuovo la luce e l’aria. Nel romanzo molti destini si incrociano e letteralmente viaggiano sulle ali di un gabbiano. La storia di Justine è segnata da una perdita e anche da un mistero. Quella di Hélène invece è spezzata dalla guerra, un filo interrotto che Justine riannoda quando, conoscendo la donna ormai anziana inizia a scrivere la sua storia. Su piani e tempi storici diversi ogni gesto si carica di significato, dalle parole mai dette nella casa dei nonni di Justine, a quelle che segnano il destino di Hélène e di Lucien. Su tutti vola un gabbiano, senza tempo ma che appartiene solo a determinati luoghi, quelli dell’amore perduto. Non pensate a un romanzo smielato ma piuttosto a pararvi lo stomaco dalle pagine più intense che arrivano come pugni e che si alternano alla brezza leggera che vi sembrerà di sentire tra i capelli sulla spiaggia insieme a Hélène.
Sinossi: La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino? (Edizioni E/O – pagine 336)