Alcuni libri vengono portati a noi da misteriose correnti. Come messaggi in bottiglia viaggiano tra mari di romanzi e aspettano di essere trovati. Accade però anche che il mittente del messaggio sia un amico ed è proprio di quest’ultimo caso che vorrei parlare. E’ stato Angelo a suggerirmi “La Notte di Natale. Le leggende di Gesù” di Selma Lagerlöf edito da Iperborea. Del primo premio Nobel per la Letteratura donna avevo già letto “La leggenda della Rosa di Natale” rimanendo incantata. Ma questo libro, una antologia di racconti, mi la lasciato qualcosa in più. Sono pagine intrise di misticismo ed allo stesso tempo di umanità in cui il Creato ha una voce ma non vengono celati episodi di sofferenza. C’è sempre però una stella, che sia visibile in cielo o nel cuore degli uomini che guida i racconti per condurre al Miracolo. E’ un libro da leggere e da regalare con amore, io ne ho acquistati due per donarli ad altrettante persone che nella mia vita sono davvero importanti. Questa antologia di racconti saprà emozionarvi e accompagnarvi al Natale.

Sinossi: Storie in cui rivivono l’impero di Augusto, la Giudea di Erode e Pilato, il deserto della regina di Saba e Salomone, ma anche le crociate di Gerusalemme e le origini della Firenze di Dante. Storie alternative, ispirate dai testi esclusi dalla Bibbia o fioriti nei secoli intorno alla figura di Gesù, che la Lagerlöf rivisita liberamente in novelle poco ortodosse e molto moderne, attraverso la sua capacità di comprendere i sottili meccanismi dell’animo umano, come a dire che non esistono limiti al narrare, che non c’è un’unica e vera versione, ma una ricchezza di racconti possibili per continuare a immaginare, a interrogarsi, a provocare. La vecchia Sibilla che dal Campidoglio vede nascere in Palestina il bambino che rinnoverà il mondo, i magi come tre poveri emarginati che seguono la stella cometa sognando oro e potere e scoprendo com’è umile la felicità, il sanguinario Tiberio colpito dalla lebbra a Capri e il lungo viaggio fino al nazareno che può miracolarlo, la passione con cui Raniero de’ Pazzi tiene vivo il sacro fuoco che ispirerà i grandi fiorentini, e le proteste di san Pietro in paradiso per l’eterna sofferenza del mondo. Se Gesù è il punto di partenza, i veri protagonisti sono gli uomini che in ogni novella, in qualche modo inaspettato, vivono un’epifania, una trasformazione, passando dalle ragioni di una Storia violenta alla riscoperta dell’amore e della solidarietà, un paradiso di valori per cui vale la pena di volgere gli occhi dal cielo alla terra.