Che effetti ha prodotto il Covid-19 nei sogni delle persone? E dal profondo di questi sogni cosa è emerso? Questo l’interrogativo principale del libro dello psicoterapeuta Florio Coletta, “La mente e la paura. Sogni e realtà durante la pandemia”, edito da Atlantide Editore. Il volume sarà presentato a Sezze giovedì 15 settembre alle ore 18.00 presso l’Auditorium San Michele Arcangelo, in via Garibaldi 2. All’appuntamento, patrocinato dal Comune di Sezze, insieme all’autore, prenderanno parte la consigliera comunale Federica Lama e la giornalista Mariarita Celletti.


Florio Coletta è stato medico di base a Latina fino al 2013, direttore della scuola di specializzazione in riabilitazione dal 1990 al 1993 a Sezze (Latina) ed è specialista in psicoterapia individuale e di gruppo. Nel suo approccio metodologico il “sogno” è un elemento essenziale per l’analisi: “I sogni possono esprimere un pensiero che va oltre quello cosciente” dice Coletta, “e questa caratteristica è utilizzata anche in psicoterapia per conoscere l’interno delle persone”.

Così, in tempo di Covid-19, “dal mio particolare punto di osservazione ho potuto conoscere le reazioni non coscienti delle persone che frequentavano il mio studio alle conseguenze della pandemia”. E continua: “L’inconscio è un patrimonio che hanno tutti gli esseri umani ma che spontaneamente non tutti sanno ‘usare’. La paura è definita la più antica delle emozioni, e una reazione di fronte ad un pericolo reale è corretta e non va trascurata, ma contenuta in sane dimensioni. Il pericolo, negli ultimi tempi, è stato il virus e il rischio dell’infezione, ma le persone che hanno rapporto con l’inconscio sono state in grado di affrontare le conseguenze di un trauma come la pandemia con più capacità e coraggio”.


Sogni e realtà, dunque, in stretta connessione. Connessione rimarcata anche dalla “struttura” del volume, nel quale, accanto all’analisi dei primi, compare anche l’analisi della dimensione del “reale”, realizzata in particolare attraverso una attenta disamina della informazione e della “comunicazione” in tempo di pandemia: articoli di quotidiani, libri sul tema, testimonianze, dichiarazioni pubbliche, interventi di filosofi e sociologi che hanno contribuito a “costruire” la complessa rappresentazione di questa realtà “inaspettata” che tanto ha condizionato le nostre vite, nel privato e nel contesto pubblico.