Anche quest’anno sono tornata da Più Libri Più Liberi con un bel bottino di nuove letture ma anche con diversi interrogativi. Ho partecipato all’ultimo giorno dell’evento, quello in cui è stata registrata una maggiore affluenza di visitatori. La mia impressione è stata che tuttavia le presenze fossero in calo rispetto alle edizioni precedenti a cui ho partecipato e leggendo articoli sul web che parlano di libri e acquisti, una panoramica generale non riferita nello specifico all’evento tenutosi a Roma, ho letto dati sconfortanti. Soprattutto la piccola e media editoria da cui da mio avviso escono i veri gioielli in termini di pubblicazioni, sta riscontrando numeri tutt’altro che incoraggianti per ciò che concerne le vendite del 2024 che ormai volge al termine. Su internet troverete a riguardo articoli più dettagliati per farvi un’idea con tanto di interviste agli addetti ai lavori. Con Diari di Palude vorrei fare la mia parte suggerendo di regalare un libro a Natale. Non lasciatevi condizionare da frasi fatte come: “un libro è un regalo troppo personale”. Ma che vuol dire? Cosa può esserci di più bello che regalare una storia, un piccolo mondo che solo il lettore può costruire immaginando luoghi e personaggi? In fiera ho acquistato molti libri illustrati ad esempio, in cui parole e disegni restano sospesi nelle pagine. Libri per grandi e anche per bambini perché amo le fiabe e la magia che mi lasciano dentro. Durante tutto il periodo delle festività natalizie proporrò anche io delle letture sperando che possano essere da spunto per un libro sotto l’albero. Regalare un libro vuol dire anche spronare le persone a cui teniamo a cimentarsi con un genere nuovo ad esempio, ma possiamo anche scegliere di alimentare i punti di bookcrossing, le biblioteche per bambini e ragazzi, insomma ci sono davvero molte possibilità. Regaliamo un libro a Natale?